testata camel

Questo racconto è ancora molto attuale, infatti parla delle chiavi di ricerca, come se avessi potuto prevedere quanto questo argomento mi ecciti oggi che sto studiando per prendere il patentino. E pensare che quella volta nulla sapevo degli strumenti per misurare il valore delle chiavi, men che meno avevo idea che esistesse una densità o un intento di ricerca, essendomi del tutto oscuro il significato di acronimi tipo CPC o KD, quando la serp era soltanto l'ipotesi di una mezza biscia, l'altra metà perduta nel nulla di combinazioni strane e divertenti di termini usati per scrivere i miei testi. La cosa più strana che vi posso raccontare è il fatto che oggi il risultato zero è una cosa bella, mentre a quel tempo non l'avrei mai desiderato per me e per i miei amici. Edit 8 ottobre 2017, la foto di Venezia non c'entra ma l'ho promessa alla Annamaria che mi legge.

Per le chiavi di ricerca si raschia il fondo del barile

Il vecchio proverbio mi è tornato in mente questa mattina, quando ho pensato di dare un'occhiata alle chiavi di ricerca, era un po' che non le controllavo.


Per uno strano caso di sincronicità, mi è venuto allo stesso tempo in mente che non trovavo più la chiave del terrazzo. Già da qualche giorno. Pioveva e non avevo bisogno di bagnare le piante, ha fatto anche frescolino, ho tenuto chiuso e l' ho proprio persa di vista. Di solito la appoggio alla mensola vicino alla portafinestra, ma sono sbadata e può succedere che la lasci sul tavolo, o sullo scaffale o chissà dove nei dintorni. Passati in rassegna i posti ovvi, ho cominciato a cercare in quelli probabili e poi via via per cerchi concentrici ad allargarsi, sempre più lontani e sempre più creativi.
È che sono sbadata, l'ho detto, sono distratta e quando sono soprappensiero mi faccio degli scherzi proprio stupidi.
Ho approfittato per dare una pulita alla stanza che ne aveva bisogno: mentre il robottino passava avanti e indietro spostavo i divani, spolveravo la libreria, anche le mensole in alto e intanto buttavo l'occhio. E poi aprivo i cassetti, controllavo dietro i quadri, si sa mai. Certo che delle volte riesco a fregarmi alla grande, se voglio.
Man mano che la mattinata avanzava mi sentivo venire addosso una spiacevole inquietudine. Il fatto è che di quella chiave ho una copia sola, che l'altra si era rotta tanti anni fa e non mi era mai venuto in mente di duplicarla. Se ritorna il sole mi si secca tutto, che seccatura. E poi si sta così bene a leggere al fresco, ho anche una comoda poltrona sdraio. Mi sembra già di soffocare, prigioniera di quel cancello di ferro robustissimo. Del resto, almeno di notte bisogna tenere chiuso, che potrebbero venire i ladri. Questo pensiero mi fa venire in mente che è un bel po' che non vedo in giro la chiave della cassetta di sicurezza in banca, quella dove tengo lo scrigno delle mie gioie. Per combinazione è molto simile a quella del terrazzo. Che poi, gioie è una parola grossa: qualche anellino, qualche catenina dei battesimi, le monete regalate dai nonni. Un po' di giorni fa volevo andare a prendere una cosa ma non sapevo più dove avevo messo la chiave.
Son sicura che se trovo questa, poi mi viene in mente anche dove potrei aver nascosto l'altra. I gatti non l'hanno buttata per terra, altrimenti il robottino l'avrebbe raccolta, è molto preciso e attento a queste cose.
E così dopo pranzo vado in studio e mi metto a frugare dappertutto anche lì. Il disagio è leggermente peggiorato, ho caldo e mi sembra che i vestiti mi stiano scomodi, mi stringano addosso.
Vorrei essere capace di buttare via le cose in modo da avere tutto quello che mi serve a portata di mano. Però che belle le vecchie foto, e i biglietti di auguri, e le cartoline, le lettere. Sfoglio i resti materiali della mia vita, un sasso verde, un biglietto del treno, il libretto dell'università e poi li rimetto ben impilati nella libreria: col cavolo che li butto!
Mi casca l'occhio sul Giralce, il mio astuccio per le matite a forma di animale misterioso, col mantello da giraffa e le orecchie da alce. Con dita sicure lo apro: la chiave della cassetta di sicurezza è lì dove è sempre stata, vai a sapere come ho fatto a non ricordarmi.
La chiave del terrazzo invece ancora non si vede, ma mi torna un po' di fiducia: ero così brava, da ragazza, a trovare la chiave quando i miei genitori mi chiudevano a casa per non farmi uscire col moroso...
Ora devo meditarci un po': qual è stata l'ultima volta? Quando e perché? Sabato e domenica no, son sicura. Forse giovedì? Mercoledì? Come ero vestita mercoledì? Avevo le tasche?
No, non avevo le tasche ma faceva fresco e forse ho messo la giacca di pile.
La chiave è nella tasca destra, olè!

 

Le belle chiavi:
citazioni holden salinger stronzo (irriverente)
ho visto un film se una donna dosso mutanda e ferro (bizzarro)
camel camomilla (bè no, grazie)
camel che scopa (scordatelo, ci ho il robottino)
camel culo (sarà una metafora?)
la donna e meglio che dorme senza mutandine (in effetti, l'elastico potrebbe dare fastidio)
signorina cuorinfranti in vendita (ma levatelo dalla testa, per niente al mondo!)

Commenti al Post:

Per le chiavi di ricerca si raschia il fondo del barile.



MARIONeDAMIEL il 16/08/10 alle 21:53 via WEB
:) Hai descritto benissimo la situazione in cui tutti ci si trova prima o poi... però ora fai un duplicato, non si sa mai :)))

LaDonnaCamel il 16/08/10 alle 22:15 via WEB
Domani lo faccio, Marion, e poi lo metto nella cassetta di sicurezza della banca :)))

Dario il 16/08/10 alle 22:10 via WEB
"signorina cuorinfranti in vendita\" merita un raccontino :-)

LaDonnaCamel il 16/08/10 alle 22:17 via WEB
Un raccontino da blogger :-)

donna cerca uomo il 19/08/10 alle 11:41 via WEB
parli che il blog rischia a livello di visite in agosto?

LaDonnaCamel il 20/08/10 alle 22:38 via WEB
E' un vecchio proverbio celtico, chi raschia non rischia, da cui chi gioca a risico non rosicchia costine (è nato nei campi estivi di appassionati di giochi da tavolo: per evitare che gli indecisi si soffermassero troppo a lungo a meditare sulle mosse lasciavano bruciare le puntine di maiale sul barbeque)

stefy.gav il 19/08/10 alle 20:54 via WEB
Matta come un CamCavallo!
E' un bell'esercizio mentale andare a ritroso quando non ci si ricorda un fatto! Ti viene in mente di tutto in genere, tranne quello che andavi cercando!
By zia Alzh ( eimer)..

LaDonnaCamel il 20/08/10 alle 22:42 via WEB
Dì pure camallo! nei miei trascorsi c'è anche uno stage al porto di genova, volevo raggiungere la qualifica di guidatore di muletto ma non mi hanno confermata :-)

excerptum il 21/08/10 alle 22:19 via WEB
post ottimo e divertente (btw sono molto invidioso del tuo robottino, ma per motivi di ordine pubblico non posso regalarmelo, ahimè)
CamCamCamillo.

LaDonnaCamel il 22/08/10 alle 12:02 via WEB
Ma grazie! (se mi vieni a trovare ti ci faccio fare un giro :D)

 

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